la storia siamo noi: democrazia e dittatura

lunedì 17 agosto 2009

democrazia e dittatura

«E´ assolutamente indispensabile che cambino i comportamenti di tutti i soggetti, pubblici e privati, che condizionano negativamente il miglior uso della risorse disponibili con il peso delle intermediazioni improprie che possono ricondursi a forma di corruzione e clientelismo, interferenza e manipolazione.

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(Bisogna) mettere in discussione la qualità della politica, l´efficienza delle amministrazioni pubbliche e l´impegno a elevare il grado complessivo di coscienza civica». A buon intenditore, poche parole.

di NINO LA ROSA

La soluzione è "riaggregare le forze (debolezze) di Sinistra,
ossia quelle forze (debolezze) che credono nei principi fondamentali della Costituzione cominciando a fonderle nel PD (che ha già una sua struttura) per renderlo meno timidamente Sinistra".
La smettano di sentirsi trasversali per paura di essere dette "la Sinistra".
La SINISTRA è stata sempre la forza propulsiva delle società.
Ricordiamolo e gridiamolo:
SINISTRA E' BELLO!
E chi non ne è convinto vada a leggersi
qualche bignamino di Storia.

Qualcuno sta tentando di farle la festa,

Aiutiamo chi sa fare un giornalismo coraggioso e lo fa mettendoci la faccia, rischiando in prima persona, senza se e senza ma..."
Così, dalle pagine di Facebook, moltissimi internauti danno il loro sostegno a Milena Gabanelli. La giornalista, che conduce da 12 anni 'Report' su Raitre, è al centro di accertamenti disciplinari da parte del comitato etico della Rai.
Cosa ha fatto di tanto grave?
Cosa potrebbe aver fatto se non un reato di lesa maestà?
So che il pensiero di voi tutti va a Silvio IV, dittatorello così permaloso del nostro bel Paese.
Ma, questa volta, non è lui ad essersi infastidito delle inchieste della giornalista, indipendente e freelance, due difetti gravissimi per un giornalista, in questo Paese.
Ad essersi, per così dire, inalberato, è il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, per l'intervista a lui fatta durante la puntata sulla “social card”, la carta della miseria, la carta di pagamento dei poveri. Il viceré non ha gradito la denuncia fatta nel servizio sui costi enormi con cui questa ha gravato sulle casse dello Stato: assolutamente sproporzionati rispetto ai benefici. Nel migliore dei casi denaro sprecato per una solita esigenza di spettacolarità e di visibilità, nel peggiore la consueta abitudine italiana, con la scusa di dare 20, se ne intascano 80. E così viceré Tremonti ha (o dicono che abbia) sollevato, in prima persona, la questione al Comitato etico della televisione di Stato.
More solito.
Per sostenere Milena Gabanelli, è possibile iscriversi al Gruppo di Facebook “Sosteniamo Milena Gabanelli”.

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